sabato 25 agosto 2012

Invio dati bluetooth da PIC 16F628A @ 20MHZ

Questa applicazione presuppone l'utilizzo di un microprocessore dotato di porta seriale USART hardware. In particolare è stato scelto il PIC16F628A con quarzo esterno a 20MHz; i pin interessati sono il pin 7 (RX) e 8 (TX).
Il pin RX del pic andrà collegato al pin TX del modulo bluetooth e viceversa.

Lista componenti:
1 PIC 16F628A
2 condensatori da 22pF
1 Quarzo 20MHZ
1 Res. 1/4W 220Ohm
1 Led
1 Modulo bluetooth seriale (tipo linvor, RN, ecc. ecc. configurato a 2400 baud)


Il firmware è stato sviluppato in PICBASIC con l'ambiente MICROCODE STUDIO.
Lato PC è stato utilizzato il Serial Communicator dell'ambiente di sviluppo.
Il pic è configurato per lavorare con oscillatore esterno a 20MHZ con MCLR disattivato.

Per utilizzare il quarzo esterno da 20mhz occorre comunicarlo al compilatore (DEFINE OSC 20); successivamente è necessario modificare il file 16F628A.INC nella cartella PBP commentando la riga seguente __config _INTRC_OSC_NOCLKOUT & _WDT_ON & _MCLRE_ON & _CP_OFF con il punto e virgola ';' altrimenti in fase di linking viene segnalato l'errore "Overwriting previous address contents (2007)".

@ __config _HS_OSC & _WDT_ON & _PWRTE_ON & _MCLRE_OFF & _BODEN_ON & _LVP_OFF
DEFINE OSC 20
DEFINE HSER_RCSTA 90H
DEFINE HSER_TXSTA 20H     
DEFINE HSER_BAUD 2400 


A VAR BYTE
A=0

LED     VAR     PORTA.1
output Led

Main
    high Led
    pause 500
    LOW Led
    pause 500
   
    HSEROUT ["Value ", DEC A, 13, 10]
    A = A + 1
     
    GOTO Main




Di seguito il circuito sperimentale funzionante e alimentato direttamente dal programmatore PICKIT3 via ICSP.


Il programma Serial Communicator connesso alla porta COM3 virtuale creata dall'accoppiamento bluetooth tra PC e scheda (LINVOR) in ricezione dei dati inviati dal PIC.
Il collegamento nel Serial Communicator è effettuato a 2400baud, 8 bit di dati, no parity, 1 stop bit.
Questa deve essere la stessa configurazione della porta COM3 (lato PC).


Per la trasmissione a 115200baud occorre impostare il modulo BT con il comando AT+BAUD8
e nel programma PICBASIC indicare:

...
DEFINE HSER_SPBRG 10              ; 115200 @ 20 Mhz
DEFINE HSER_RCSTA 90h             ; Hser receive status init
DEFINE HSER_TXSTA 24h             ; Hser transmit status init
DEFINE HSER_CLROERR 1             ; Hser clear overflow automatically
...


Per altre velocità di connessione in modalità asincrona (vedi valore indicato in HSER_SPBRG) fare riferimento alle tabelle del datasheet 16F628A a pagina 76.
Firmware: 16f628_hserout2400.hex , 16f628_hserout115200.hex

venerdì 24 agosto 2012

Telecomando infrarossi per DSLR canon, nikon e pentax

L'obiettivo di oggi è costruire un telecomando RC-1 per il controllo delle fotocamere canon DSLR.
A fondo pagina il firmware per la versione completa con controllo canon, nikon e pentax.
 
Dopo una rapida occhiata al lavoro di 'reverse engineering' per un telecomando commerciale trovato su internet: http://www.doc-diy.net/photo/rc-1_hacked/  il segnale da inviare alla fotocamera deve avere (onda quadra) la frequenza di circa 32.700Hz e può essere di due tipi:

1) Scatto immediato: Treno di 16 impulsi, pausa di 7.330us e poi altro treno di 16 impulsi
2) Scatto rit. di 2 sec: Treno di 16 impulsi, pausa di 5.360us e poi altro treno di 16 impulsi

per avere lo scatto immediato o scatto dopo un ritardo di 2 sec.

Di seguito i parametri del telecomando originale e la tolleranza ammessa negli stessi:

Parameter Original RC-1   Tolerance
Num. of pulses 16      9 - 22
Burst frequency 32.700 Hz            29.800 - 35.500 Hz
Delay for immediate trigger 7.33 ms7.0 - 7.7 ms
Delay for 2 s delayed trigger 5.36 ms 5.1 - 5.7 ms

Per la realizzazione ho impiegato il microprocessore 12F683; impostato con l'oscillatore interno a 4MHz e resistenza di pull-up attiva sul pin 6 - GPO.1 (dove va collegato il pulsante).

L'uscita al pin 7 - GPO.0 controlla il gate del mosfet n-channel 2N7000 e quindi il led infrarosso TSAL6200 a 940nm con la resistenza da 180Ohm in serie sul drain collegata ai 5V.



Come alternativa l'uscita al pin 7 - GPO.0 può essere collegata direttamente al diodo infrarosso mediante la resistenza da 180 Ohm.



Di seguito la lista componenti con a fianco il prezzo del singolo componente preso da RS http://it.rs-online.com/web/ . Con meno di 5 euro costruisci il telecomando.



Saldatore, filo di rame e stagno ed ecco la realizzazione su un piccolo pcb millefori:


Il firmware è scritto in PICBASIC; la routine del singolo impulso in assembler sfruttando il ritardo di 2us (8 colpi di clock) introdotto dall'istruzione 'goto $+1'.
Portare l'uscita GPIO.0 alta o bassa ('bsf GPIO, 0' o 'bcf GPIO, 0') introduce invece un ritardo di 1us (4 colpi di clock).
Per creare il ritardo centrale tra i due treni da 16 impulsi  ho utilizzato il comando PAUSEUS(7330)
o PAUSEUS(5360).
Con clock a 4MHZ non è possibile realizzare con PAUSEUS ritardi inferiori ai 24us; questo spiega l'utilizzo di istruzioni assembler per la creazione dei burst a 32700Hz.
 
Nota bene: le considerazioni sui ritardi istruzioni assembler sono valide con il clock impostato a 4MHz.
Ogni istruzione viene eseguita in un ciclo macchina (4 colpi di clock) eccetto per le istruzioni di salto (ma solo quando il salto e' effettuato) e per le istruzioni che modificano il program counter; in questi due casi l'istruzione richiede 2 cicli macchina (8 colpi di clock).
 
Il programma nel loop principale attende la pressione del tasto; alla pressione dopo 500ms verifica se ancora premuto e quindi discrimina se inviare il segnale di tipo 1 o 2.
La pressione del tasto provoca lo scatto immediato (impulso di tipo 1); la pressione per più di 1/2 sec provoca quindi lo scatto ritardato di 2sec (impulso di tipo 2).
Di seguito il link del firmware (.hex) : canon_firmware.hex
Di seguito l'elenco delle fotocamere supportate dal telecomando RC-1:
Digital Rebel T3i / 600D
Digital Rebel T2i / 550D
Digital Rebel T1i / 500D
Digital Rebel XSi / 450D
Canon EOS Digital Rebel XTi / 400D
Canon EOS Digital Rebel XT / 350D
Canon EOS Digital Rebel / 300D
Canon EOS 60D
Canon EOS 7D
Canon EOS 5D Mark II
 
Allego anche la versione del firmware che supporta nikon e pentax : dslr_firmware.hex
 
Nikon e Pentax vengono comandate da burst a 38Khz; per i segnali si rimanda al progetto sbprojects.
Di seguito le forme d'onda per nikon e pentax.
 

 
Per il momento il telecomando è stato testato solo sul modello canon 450d.
 

lunedì 26 marzo 2012

Grocery List - Lista della spesa

Grocerylist - Lista della spesa


GroceryList ti permette di gestire la lista della spesa giornaliera.
Crea una lista, aggiungi gli articoli mediante tastiera, tramite Google Voice Recognition o mediante un messaggio sms.
In questo ultimo caso (solo per il numero abilitato) viene creata una lista se il contenuto del messaggio e':
'lista:' seguito dagli articoli separati dalla virgola ','.
Ad esempio, se viene ricevuto un sms contenente 'lista:pane, latte, yogurt, fettine manzo, miele' verra' creata una
lista contenente gli articoli elencati.
Se impostato GroceryList invia una sms di risposta al mittente con l'esito della richiesta.

Una volta creata la lista di articoli e' sempre possibile eliminare, modificare, classificare gli articoli.
Al supermercato si spuntano gli articoli come acquistati; una volta terminato si puo' controllare la lista.
Il sistema segnala, mediante notifica o semplice messaggio che uno o piu' articoli non sono stati acquistati.
Gli articoli possono essere spuntati anche tramite il codice a barre.
Ogni lista puo' essere inviata via email.

E' presente una lista di prodotti precaricata dalla quale e' sempre possibile attingere per la creazione delle proprie liste.

Dalla gestione prodotti e' possibile aggiungere, eliminare, modificare prodotti nella descrizione, categoria, prezzo e unita' di misura.

Per ogni prodotto e' possibile richiamare il grafico dello storico prezzi.
E' presente una raccolta di ricette, non e' necessario alcun collegamento a internet, per le quali e' possibile consultare, inviare via email e generare la lista degli ingredienti in automatico.

E' possibile gestire e personalizzare a piacere una raccolta di feed rss.

E' presente un elenco di supermercati precaricato; ogni lista puo' essere abbinata ad un supermercato.

Una volta utilizzate le liste possono essere spostate nell'archivio storico o eliminate.

In ogni momento e' possibile riportare una lista nell'archivio corrente.

Disponibile per Android da versione 2.3.3 (rev.10) e successive.


Autorizzazioni richieste

L'applicazione ha accesso agli elementi seguenti:


L’applicazione permette una chiamata verso il contatto impostato. nelle preferenze dell’applicazione. Il servizio prevede il costo della chiamata in relazione al proprio piano tariffario.
In particolare l’autorizzazione richiesta:
  • Servizi che prevedono un costo in relazione al proprio piano tariffario.
  • Chiamata diretta, dopo richiesta esplicita dell’utente, al n. telefono preimpostato nelle preferenze.
  • Consente all'applicazione di chiamare il solo numero preimpostato nelle preferenze solo dopo esplicita richiesta.
  • L’applicazione GroceryList non effettua chiamate dannose o che potrebbero far risultare chiamate impreviste sulla bolletta telefonica..
  • Questa autorizzazione non consente all'applicazione di chiamare numeri di emergenza.


L’applicazione può creare una lista da un messaggio sms ricevuto. Per questo motivo deve poter accedere ai tuoi messaggi ricevuti. Considera solo i messaggi che iniziano per ‘lista:’ al solo scopo di creare una lista in automatico. Questa funzionalità è disponibile e fruibile sono per il contatto impostato nelle preferenze; se impostato
- viene inviato un messaggio di risposta al mittente di avvenuta creazione della lista
- viene cancellato il messasggio sms ricevuto con le informazioni della lista

In particolare l’autorizzazione richiesta:
  • Consente l’accesso ai tuoi messaggi
  • lettura SMS o MMS
  • Consente all'applicazione di leggere SMS memorizzati sul dispositivo o sulla scheda SIM. Le applicazioni dannose potrebbero leggere messaggi riservati. Viene letto il solo messaggio che inizia per ‘lista:’ o ‘list:’ per la creazione della lista in automatico.
  • modifica SMS o MMS (l’applicazione non modifica o altera il contenuto dei messaggi).
  • Consente all'applicazione di scrivere in SMS memorizzati sul dispositivo o sulla SIM(l’applicazione non modifica o altera il contenuto dei messaggi).
  • Le applicazioni dannose potrebbero eliminare i messaggi.(se impostato nelle preferenze, avviene l’eliminazione del solo messaggio sms contenente i dati della lista).
  • ricezione SMS
  • Consente il ricevimento e l'elaborazione di SMS da parte dell'applicazione. Le applicazioni dannose potrebbero monitorare i messaggi o eliminarli senza mostrarteli. (L’elaborazione del messaggio ricevuto avviene solo dopo esplicita richiesta dell’utente attraverso la voce di menù ‘Lista da sms’. Il messaggio viene cancellato dopo l’elaborazione solo se impostato nelle preferenze).

L’applicazione deve accedere a internet (solo versione a pagamento dell’applicazione) per la validazione della licenza secondo gli standard di google LVL. Si rimanda alla sezione LVL di google.
( http://developer.android.com/guide/market/licensing/overview.html ).
In aggiunta dalla sezione feed RSS e’ possibile navigare tra quelli preimpostati. La lista dei feed RSS e’ personalizzabile a piacere.
In particolare l’autorizzazione richiesta permette:
  • accesso completo a Internet (navigazione sui feed rss impostatii nelle preferenze)
  • Consente a un'applicazione di creare socket di rete (non viene creato nessun socket di rete al di fuori della normale navigazione in internet - vedi feed rss)
  • I tuoi dati personali (non viene letto nessun dato personale)
  • lettura dati di contatto (vedi licenza google LVL)
  • Consente la lettura da parte di un'applicazione di tutti i dati di contatto (indirizzi) memorizzati sul dispositivo. Le applicazioni dannose possono sfruttare questa possibilità per inviare i dati ad altre persone.(non viene letto nessun dato personale)
  • Telefonate (L’unica chiamata abilitata e solo su richiesta dell’utente sarà al numero impostato nelle preferenze)
  • lettura stato e identità del telefono (Si rimanda alla gestione delle licenze di google)
  • Consente l'accesso dell'applicazione alle funzioni telefoniche del dispositivo. Un'applicazione con questa autorizzazione può determinare il numero del telefono in uso e il suo numero di serie, se una chiamata è attiva o meno, il numero a cui è collegata la chiamata e simili. (L’unica chiamata abilitata e solo su richiesta dell’utente sarà al numero impostato nelle preferenze)

martedì 6 marzo 2012

Mini ITX Foobar player

L'idea di partenza è stata quella di assemblare un pc dalle dimensioni e dal consumo ridotto che non avesse parti in movimento ventole, hard disk da dedicare alla riproduzione di musica liquida.

Di seguito i componenti utilizzati:
ZOTAC FUSION-ITX WiFi A-series
Hard disk SSD Ocz Vertex 3 Sata Ssd 2.5 - 60gb
Ram Kingston Kvr1333d3s9/4g,Sodimm Ddr3
Case Nesteq Mini Itx Ms 550





La scheda madre è caratterizzata dalla piattaforma AMD E-350  che incorpora il processore dual-core 1.6 GHz con il processore grafico AMD Radeon HD 6310, compatibile Microsoft® DirectX® 11, per la massima sinergia di prestazioni tra CPU e GPU.
Le porte DisplayPort, DVI e HDMI permettono di connettere monitor e TV con facilità anche grazie all‘adattatore DVI-VGA.
Audio bitstreaming HDMI, Optical S/PDIF e audio high-definition 8 canali garantiscono il massimo in fatto di qualità sonora.
La serie ZOTAC® FUSION-ITX WiFi A dispone di un’ampia gamma di possibilità di espansione inclusi uno slot PCI Express x4, eSATA, quattro porte SATA 6.0 Gb/s, fino a sei USB 2.0 e 4 USB 3.0.

Di seguito una foto durante l'installazione dei componenti nel case.

Il look è ricercato, i particolari sono curati con cura e viene commercializzato con un alimentatore esterno della potenza di 60W con un'efficienza del 92%.
Questo si traduce in livelli di autoconsumo e produzione di calore bassissimi, caratteristica indispensabile per la realizzazione di un PC con componentistica MINI ITX.
La struttura è in alluminio, si integra perfettamente in qualsiasi contesto, sia sul tavolo in ufficio sia tra l'arredamento casalingo.
Una volta assemblato sono passato all'installazione del sistema operativo Windows 7; e quindi foobar.


 



martedì 28 febbraio 2012

Android tips #4 - Start Barcode activity in Eclipse enviroment

Vediamo come integrare il lettore di barcode nelle nostre applicazioni android utilizzando quanto già sviluppato nel progetto ZXing.
Scaricare la libreria ZXing-2.0.zip dal collegamento seguente: http://code.google.com/p/zxing/downloads/detail?name=ZXing-2.0.zip&can=2&q=
Aprire quindi il file e individuare la libreria core.jar; che sarà da aggiungere agli external jars del nostro progetto.


Nella nostra activity dove meglio preferite potete eseguire l'activity barcode con il seguente codice:

public final static String RC_BARCODE_READER = "1234";
Intent intent = new Intent("com.google.zxing.client.android.SCAN");
intent.putExtra("com.google.zxing.client.android.SCAN.SCAN_MODE", "QR_CODE_MODE");       
startActivityForResult(intent, RC_BARCODE_READER);

Nella stessa activity occorre fare l'override del metodo onActivityResult:

public void onActivityResult(int requestCode, int resultCode, Intent intent)
{    
   if (requestCode == RC_BARCODE_READER )
   {        
       if (resultCode == RESULT_OK)
      {            
           String contents = intent.getStringExtra("SCAN_RESULT");            
           String format = intent.getStringExtra("SCAN_RESULT_FORMAT");   
           //.....
      } else if (resultCode == RESULT_CANCELED)
      {                  
         //.....
       }    
   }
}

Si può procedere anche diversamente in modo più agile utilizzando la classe IntentIntegrator.java fornita dalla stessa libreria (IntentIntegrator.java).
Per eseguire l'activity barcode basta incollare il seguente codice:


IntentIntegrator integrator = new IntentIntegrator(yourActivity);
integrator.initiateScan();

La gestione del risultato si demanda quindi sempre al metodo onActivityResult incollando all'interno quanto segue:


IntentResult scanResult = IntentIntegrator.parseActivityResult(requestCode, resultCode, intent);
if (scanResult != null)
{
    //Elaborazione del risultato

}

Per altri dettagli si rimanda al collegamento: Scanning via intent

Enjoy!


mercoledì 1 febbraio 2012

Scheletro di coccodrillo



Oggi 1 febbraio 2012 prima nevicata. Che effetto!

Realizzare cavi audio da cavo di rete CAT6

Da diversi progetti trovati in rete ho deciso di auto costruire dei cavi di potenza per il mio t-amp 2020 e casse acustiche. La base di partenza è un cavo di rete categoria 6.
Si tratta di un cavo con fili in rame di sezione 23AWG che corrispondono a 0,574mm.
Presi due cavi con lunghezza 1,5m ho rimosso la guaina isolante per circa 7cm per parte e per entrambe i cavi e ho tagliato il separatore interno a croce.


Ho unito e stagnato tutti i conduttori bianchi per il polo negativo e quelli colorati per il polo positivo in entrambe le estremità e in entrambi i cavi. Ho utilizzato della guaina termo restringente nera e rossa da 6mm nelle estremità e della guaina 'sleeve' intreccata in nylon nera a mascherare (e proteggere) il cavo arancione. Ho quindi terminato i cavi con spine a banana.
Gli spinotti sono dei 'Nakamichi' in rame puro non magnetizzato, placcati oro 24k con doppia vite di collegamento del cavo senza saldature e accettano cavi fino a 4mm di diametro (art. 0534B100).
Di seguito qualche foto dei cavi in funzione...



Veniamo ora a qualche considerazione tecnica. L'intreccio delle coppie dei fili permette la reiezione del rumore di modo comune (CMNR).  In particolare il rumore si inietta contemporaneamente sia nel conduttore che trasporta il positivo, sia in quello che trasporta il negativo; i due segnali viaggiando in direzione opposta si elidono reciprocamente.

- Conduttori: Effetto Pelle
Altro effetto della frequenza del segnale è l'effetto pelle; cioè la tendenza di una corrente elettrica alternata a distribuirsi dentro un conduttore in modo non uniforme: la sua densità è maggiore sulla superficie ed inferiore all'interno.
Questo comporta un aumento della resistenza elettrica del conduttore particolarmente alle alte frequenze. In altre parole, una parte del conduttore non viene utilizzata: è come se non esistesse.

Per i conduttori in rame AWG23 l'effetto pelle si presenta per frequenze superiori ai 53KHz; infatti i conduttori di diametro minore di un millimetro sono esenti dall’effetto pelle fino all’estremo della banda audio.

- Guaine: Dielettrico ed Effetto Piezoelettrico
 I dielettrici migliori presentano:
- bassa costante dielettrica
- tensione di rottura elevata
- resistenza al calore, acqua, agenti chimici, ecc,
- bassa fumosità
- costante dielettrica indipendente dalla frequenza
L’isolamento delle guaine plastiche dovrebbe produrre valori di conduttanza nell’ordine di 10^(-12) o inferiori (più e piccolo e meglio è). I materiali più diffusi come isolanti per cavi audio sono PVC, PVDF, Polietilene, Polipropilene, ecc. Il PVC e il PVDF contengono Cloro e Fluoro (alogeni). Cloro e Fluoro sono responsabili di due effetti: rendono la guaina piezoelettrica e inquinano il rame.
Un materiale è detto piezoelettrico quando cambia forma in presenza di campi elettrici. Oltre al quarzo e ad alcune ceramiche, presentano effetti piezoelettrici  la gomma, il nylon, il PVC, la lana, la fibra di legno, la seta e anche materiali organici come le ossa ed i tendini. Negli anni ottanta è stato scoperto un polimero, detto PVDF (fluoruro di polivinilidene) che è dieci volte più piezoelettrico del quarzo. Il PVDF viene usato nel campo biomedico (sostituisce il timpano negli apparecchi acustici) ma anche per le realizzare le guaine dei cavi impiegati nel cablaggio negli aerei (resiste al fuoco, alla temperatura e agli agenti chimici).
Le proprietà piezoelettriche del PVDF derivano dalla presenza, al suo interno, del fluoro. I gruppi -CF2, fortemente polari, in presenza di un campo elettrico tendono ad allinearsi alla direzione del campo. Se il campo elettrico è variabile (un segnale audio) il PVDF “suona” (nel vero senso della parola). 
Il PVC è parente stretto del PVDF ed è anch’esso piezoelettrico anche se in misura minore. In letteratura si trovano esplicite conferme sulla piezoelettricità del PVC e sull’assenza di tale effetto nel Polietilene (PE) e Polipropilene.
Supponiamo allora che un cavo sia isolato con un materiale piezoelettrico come il PVC.  Il campo elettrico, associato alla corrente che fluisce nel cavo, provoca la vibrazione delle molecole del PVC: una parte dell’energia erogata dall’amplificatore viene dissipata per muovere le molecole del dielettrico. Il movimento delle molecole causa ulteriori fenomeni dissipativi (isteresi, calore). Prima ancora di verificare eventuali effetti udibili e vista la disponibilità di cavi isolati in polipropilene e polietilene si può semplicemente prevenire qualsiasi problema evitando i materiali piezolettrici quali PVDF, PVC,  nylon e altri.  Il PVC è largamente utilizzato in quanto molto economico e facile da colorare. 

- Guaine: Effetto Maxwell-Wagner
Oltre all’effetto pelle ed all’effetto piezoelettrico esiste un altro effetto, che si è voluto attribuire al dielettrico, dal nome quanto mai affascinante: l’effetto Maxwell-Wagner (detto anche rilassamento interfacciale o polarizzazione interfacciale). Si parla di effetto Maxwell-Wagner nell’ambito delle proprietà dielettriche dei modelli cellulari ma anche nei modelli bidimensionali per magneto-tellurica. Affinché l’effetto Maxwell-Wagner abbia luogo ci devono essere delle cellule o delle molecole che contengano al loro interno delle  cariche libere, immerse in un fluido che contenga anch’esso altre cariche libere. Queste non sono le condizioni riscontabili all’interno della guaina di un cavo. L’effetto Maxwell-Wagner non ha nulla a che fare con i cavi ed è solo un modo per attirare l’attenzione.

- Cavo: modello reale a parametri distribuiti
I cavi, sia quelli di impiegati per i segnali che quelli impiegati per collegare i diffusori acustici,  sono linee di trasmissione di lunghezza finita e vanno rappresentati con il modello a  “parametri distribuiti” dove appaiono :
- Parametri longitudinali (in serie) : resistenza R per metro e induttanza L per metro
- Parametri Trasversali (in parallelo): conduttanza G per metro e capacità C per metro


Questi quattro parametri dipendono dalla frequenza e presentano comportamenti non lineari (per esempio la rottura del dielettrico a tensioni eccessive). La conduttanza G è l’inverso di una resistenza e rappresenta l’isolamento del dielettrico (dovuto alle guaine che isolano i conduttori). I quattro parametri caratteristici del cavo sono definiti in modo che il loro valore totale, per un cavo di lunghezza nota, si ottiene moltiplicando il valore “per metro”  per la lunghezza totale del cavo. Per esempio se un cavo presenta una induttanza di 1 microHenry per metro, tre metri di cavo presenteranno una induttanza complessiva di 3 microHenry. Lo stesso vale anche per R ,C e G.
Da questi parametri si ricavano: l’impedenza caratteristica (Z0) , la velocità di propagazione del segnale lungo la linea, i coefficienti di riflessione e di attenuazione ecc.. Non sempre R,G,L e C sono dichiarati dal costruttore. Di seguito le specifiche del cavo:


Il nostro cavo presenta una resistenza massima di 0,82Ohm/m, una capacità massima di 1,6pF/m alla frequenza di 1KHz; l'isolante è polietilene (PE) e quindi privo dell'effetto piezoelettrico.
La conduttanza G del dielettrico vale 0,2us per ogni metro di cavo (=1/5000MOhm/km=1/5000KOhm/m=0,2*10exp-6 siemens * m).

- Cavi: Modello a parametri concentrati
Il modello a parametri concentrati non è diverso, nella forma, dal modello a parametri distribuiti ma, invece di rappresentare un tratto infinitesimo di cavo, rappresenta l’intero cavo.  Nel modello a parametri concentrati R non rappresenta la resistenza per metro ma la resistenza totale e analogamente L C e G rappresentano l’ induttanza totale, la capacità totale e la conduttanza totale del cavo.
Usare il modello a parametri concentrati significa togliere la linea e sostituirla con un quadrupolo: alcune proprietà della linea di trasmissione (velocità di propagazione, coefficienti di riflessione, ecc) non sono più deducibili dal modello e restano solo le proprietà del quadrupolo rappresentate da R, L , C e G. In particolare, a bassa frequenza, dove  R e G sono dominanti, il quadrupolo si riduce ad un partitore di tensione.
La condizione necessaria affinché la linea possa essere rappresentata da un quadrupolo è che sia “molto corta” rispetto alla lunghezza d’onda del segnale trasmesso. Per segnali compresi nella banda audio e lunghezze del cavo nell’ordine dei metri, questa condizione è rispettata.

- Cavi: La componente resistiva
Un cavo con una resistenza complessiva di 0.123 ohm (1,5m di cavo) può essere ritenuto tollerabile o scadente a seconda sia connesso ad un diffusore con impedenza nominale di 16, 8 o 4 ohm.
Con diffusori di impedenza nominale 8Ohm, nel nostro caso si ha una perdita di 0,05db che equivale a circa 1,2% della potenza dell'amplificatore; trascurabile.

Si capisce allora quanto siano importanti la sezione e la lunghezza del cavo in rapporto per prima cosa alla impedenza di uscita dell’amplificatore e quindi rispetto ai minimi di impedenza del diffusore acustico. Di norma i diffusori dinamici presentano il minimo di impedenza in gamma bassa e medio-bassa, gli altoparlanti elettrostatici possono presenta minimi in gamma medio-alta: un cavo sotto-dimensionato, oltre ad attenuare la gamma bassa, riduce il fattore di smorzamento della risposta sui bassi con esiti udibili.Un buon cavo produce attenuazione nell’ordine dei centesimi di dB. Alcuni potrebbero ritenere sufficiente una attenuazione nell’ordine del decimo di dB. Purtroppo sono in commercio diffusori con minimi di impedenza che scendono a 0.8 ohm mentre valori prossimi a 2 ohm sono tollerati.
E’ evidente che questi diffusori richiedono cavi con resistività particolarmente bassa (a partire da AWG 8 e AWG 6 per lunghezze tra 2.5 e 5 metri).
Argento e Rame sono utilizzati per costruire fili, l’Oro è utilizzato per placcare i contatti e i connettori (non ossida), l’Alluminio viene usato sia per i cavi che per realizzare l’avvolgimento delle bobine mobili degli altoparlanti e in generale quando sono necessarie particolari doti di resistenza meccanica.
Il rame offre il miglior rapporto resistività/prezzo ed è per questo largamente utilizzato. La resistività dell’ Argento è circa il 10% più bassa rispetto al rame: fissato un diametro D per un filo in argento, la stessa resistenza si ottiene con un filo di rame di diametro 1.05*D (maggiorato del 5%). Conviene quindi aumentare un poco il diametro del filo e usare il rame che costa meno. Lo stesso discorso però non si può fare per il rame OFC ed il rame elettrolitico: il rame OFC “suona” effettivamente meglio del rame elettrolitico probabilmente perché il rame utilizzato per i cavi di uso industriale è peggiore di quanto ci si potrebbe aspettare. Comunque i processi di purificazione del rame sono costosi.

- Cavi: La distorsione dei cavi
Il rame in se non produce alcuna forma di distorsione.  Nel caso tipico di un amplificatore collegato al diffusore acustico con un cavo se l’impedenza del diffusore NON è lineare (e non è lineare) non sarà lineare nemmeno la tensione ai capi del cavo.
Un cavo produce distorsione?  E’ possibile ma solo sulle terminazioni esposte all’aria.
Il rame che, a contatto con l’aria, si ossida producendo una combinazione di Cuo e Cuo2. Il Cuo2 è un semiconduttore e si comporta come un diodo lasciando passare la corrente prevalentemente in un verso. Ne segue che il rame ossidato produce distorsione per rettificazione. Maggiore è il numero dei trefoli (strand) che compongono il cavo, tanto più il cavo è flessibile ma tanto più aumenta la possibilità che si formi ossido sulle superfici a contatto con l’aria. Da questo punto di vista, il cavo migliore è quello unipolare (solid core) che però non è flessibile. Tutti questi problemi scompaiono se il cavo è in rame stagnato ed i connettori dorati (niente ossido, niente rettificazione). Le morsettiere dorate presenti sui diffusori acustici, da questo punto di vista, trovano una giustificazione: preservano le superfici di contatto dalla corrosione e dagli ossidi. Le terminazioni ossidate possono essere pulite.

- Leggende metropolitane: Verso di percorrenza
I cavi hanno un verso privilegiato di percorrenza? Consideriamo un segnale sinusoidale: per mezzo periodo percorre il cavo da destra e sinistra e per il successivo semiperiodo da sinistra a destra. Se il cavo non è uguale nelle due direzioni uno dei due semiperiodi sarà alterato. Quindi se un cavo ha un verso di percorrenza privilegiato significa che ha un difetto e quindi non deve essere acquistato. Un cavo deve essere isotropo contrariamente, per definizione, non è un cavo.

- Leggende metropolitane: Il rodaggio dei cavi
C’è chi sostiene che i cavi abbiano bisogno di un periodo di “rodaggio” che ne stabilizza le prestazioni. Vediamo cosa può cambiare nel cavo con l’utilizzo o il tempo. Quando un cavo è percorso da corrente, magari poco, ma si scalda. Il PCV è molto sensibile al calore (si scioglie a circa 80°) e quando riscaldato rilascia il cloro che migra nel rame rendendolo impuro.
I 30-35 gradi che si raggiungono in estate sono già sufficienti per degradare il PVC (basta osservare come si riduce il PVC lasciato all’aperto). Per questo motivo è inutile utilizzare rame purificato e guaine in PVC: con il tempo il rame si inquina.
Con una guaina in PE o in PP questo non avviene e il rame OFC rimane OFC nel tempo.
Il suono dei cavi cambia nel tempo…. Il suono dei cavi di bassa qualità cambia nel tempo e se il suono cambia nel tempo il cavo è di bassa qualità.

Se un cavo prevede un periodo di rodaggio è meglio non acquistarlo.
Con il tempo e il contatto con l’aria il rame si ossida ma questo riguarda solo le terminazioni scoperte. Se le terminazioni si ossidano basta pulirle o stagnarle preventivamente.  

Per approfondimenti sui vari aspetti trattati vi rimando agli articoli/post su TNT-Audio e all'articolo pubblicato nel 2009 su Audio Review da Mario Bon: 'I Cavi, Velocità di propagazione, Effetto Pelle, proprietà del Dielettrico e altre cose'



venerdì 13 gennaio 2012

Alimentatore lineare (regolabile) 12,6V - 5A #2


Con una bobina di recupero di un vecchio alimentatore seguito da un condensatore da 10uF sull'uscita ho realizzato un filtro pi-greco (un consendatore da 10uF è già presente sull'uscita dell'alimentatore) per la riduzione del rumore AC in uscita all'alimentatore.


Ho ripetuto la misura in AC del ripple residuo ottenendo:


Ora l'ondulazione residua picco-picco risulta di 1,75mV; quindi il ripple residuo risulta essere: 1,75mV/12,6V * 100 = 0,0139%.

Si nota subito l'assenza dei picchi di rumore; rimane quindi un pavimento di fondo sempre compreso nei 1,75mV picco-picco migliorando quindi di circa 3 volte le prestazioni rispetto alla non adozione del filtro pi-greco.

Di seguito una foto dell'alimentatore chiuso con la finestra di plexiglass e griglia di protezione.


Ed ora una foto dell'alimentatore in funzione collegato al mio T-AMP MUSE 2020 e il DAC Music Streamer II:




Alla prossima...

venerdì 6 gennaio 2012

Alimentatore lineare (regolabile) 12,6V - 5A

Con l'obiettivo di realizzare un alimentatore stabilizzato a 12,6V con corrente di uscita di 5A, per il mio T-AMP 2020, mi sono messo a cercare sul web cosa è stato già realizzato...
Perchè inventare nuovamente la ruota? Ricorda: è facile che qualcuno ci ha già pensato prima di te!

Allego lo schema dell'alimentatore con uscita regolabile da 1.2V a 16V con 5A di corrente.

Di seguito l'elenco componenti:
F1=250mA (Fusibile)
S1=Interruttore
B1=Ponte raddrizzatore da 10A
C1=10.000uF (oppure 3 condensatori da 4.700uF)
R1=270 1/4W 2%
C4-C5=10uF 25V (Elettrolitici)
TR1=5K (Trimmer multigiri)
D1-D2=1N4007
C2-C3=100nF 100V (Poliestere)
IC1=LM338
T1=Trasf. toroidale 230V/2X9V 80VA (Rif. RS-671.8974)

L'idea è quella di riutilizzare il case di un vecchio alimentatore per PC, riutilizzando quindi presa e interruttore di alimentazione a 220V.
Cuore del circuito è il regolatore di tensione LM338 che può lavorare fino a 7A di corrente (5A continui garantiti) di picco garantita sui brevi periodi. E' regolabile sino a 1,2V minimi, dispone di un controllo temperatura; protetto sui corto circuiti all’uscita.
Di seguito incollo il link del datasheet (LM338K - TO3)
(LM338K - TO3)
Vista la presenza di condensatori elettrolitici collegati al regolatore, è obbligatorio usare i diodi di protezione per evitare che quando viene tolta la tensione all’ingresso di quest’ultimo, ad esempio spegnendo l’alimentatore, il condensatore si scarica nell’uscita dell’integrato. La corrente che circola deriva dalla tensione di uscita, dalla resistenza interna del condensatore e dalla resistenza interna dell’integrato.

In genere nessun condensatore antioscillazione è richiesto se l’integrato è posto a meno di 5 cm dal condensatore di filtro all’uscita del ponte. In pratica, visto l’esiguo costo aggiuntivo paragonato ai benefici ricavabili, è bene prevedere un condensatore ceramico da 0,1uF sia all’ingresso che all’uscita dal LM338, il più vicino possibile ai terminali.
Inserendo inoltre questi condensatori si migliora l’immunità ai disturbi RF, aumenta la risposta sui transienti della corrente di carico e si abbassa il “rumore ” proprio dell’alimentatore (il ripple residuo sulla continua).
Armato di saldatore e basetta millefori iniziamo i lavori...


Come si vede era tranquillamente possibile ridurre le dimensioni del circuito stampato, dispondendo il raddrizzatore appena sotto il condensatore.
La fretta di realizzarlo fa commettere errori; diciamo che come prototipo può andare...
Ho poi forato la parete del contenitore per alloggiare il PCB in verticale; quindi ho fissato 4 viti di 3mm con i dadi indetermedi che fungono da separatori.
Ho tenuto alto il condensatore elettrolitico da 10.000uF per fare posto al trasformatore toroidale; che misura infatti 93mm di diametro per 38mm di altezza.


Per fissare il trasformatore ho acquistato su RS anche la rondella di gomma art. 671-9214 e il disco di metallo art. 671-9208 (Attenzione che questi come molti articoli vengono venduti in 10pz come unità minima).
Ed ecco una foto dell'alimentatore montato, testato e regolato per una tensione di 12,6V stabilizzata come da specifiche per il mio T-AMP 2020.


Il portafusibile è stato saldato direttamente dietro la presa di alimentazione dei 220V e l'interuttore bipolare.
Di seguito riporto la misura del ripple residuo; l'oscilloscopio è accoppiato in AC con 5mV/div di scala verticale e 10sec/div dei tempi:


L'ondulazione residua picco-picco risulta di 4,5mV; quindi il ripple residuo risulta essere: 4,5mV/12,6 * 100 = 0,0357%
Si nota che il ripple, in questo caso, non è un residuo dei 50Hz ma, è dovuto all'amplificazione del rumore prodotto dai componenti.
Si notano picchi di rumore che superano anche i 4,5mv pp; per ridurre
l'effetto si può inserire nell'uscita un filtro a pi-greco (prossimo post) composto dal condensatore già presente da 10uF, una bobina composta da una quarantina di spire avvolte su una ferrite ad anello seguito da un altro condensatore da 10uF.

Generalmente il ripple per gli alimentatori lineari risulta essere di qualche mV contro valori tra 20mV e 50mV per quelli switching (il mio T-AMP ha in dotazione uno switching di produzione cinese Hua Qiang - Modello: HQ-60W-12V).

Per ultimo una foto dell'alimentatore acceso durante la taratura e misura del ripple.


A breve (prossimo post) qualche foto dell'alimentatore ultimato con la finestra di plexiglass in alto a chiudere il contenitore.

PS: Rispetto lo schema riportato ho aggiunto un led rosso ad alta luminosità con resistenza in serie da 880Ohm